Territorio: Italia – Maggiori agevolazioni per startup con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia localizzate nel Cratere sismico del Centro Italia.
Beneficiari:
Iniziative
Nascita e crescita delle startup innovative, in possesso di almeno una delle seguenti caratteristiche:
Le spese del piano d’impresa devono essere sostenute nei 24 mesi successivi alla firma del contratto.
Agevolazioni
Finanziamento piani di impresa con spese comprese tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro, per acquistare beni di investimento, servizi, spese del personale e costi di funzionamento aziendale.
Finanziamento a tasso zero, senza alcuna garanzia, a copertura dell’80% delle spese ammissibili. Questa percentuale può salire al 90% se la startup è costituita interamente da donne e/o da giovani sotto i 36 anni, oppure se tra i soci è presente un esperto col titolo di dottore di ricerca italiano (o equivalente) che lavora all’estero e vuole rientrare in Italia.
Le startup con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e startup innovative localizzate nel Cratere sismico del Centro Italia possono godere di un contributo a fondo perduto pari al 30% del mutuo e restituire così solo il 70% del finanziamento ricevuto.
Il finanziamento va restituito in 10 anni a partire dal 12° mese successivo all’ultima quota di finanziamento ricevuto.
Premialità:
È previsto un punteggio aggiuntivo in fase di valutazione per le iniziative che:
Le startup costituite da meno di un anno possono inoltre contare su servizi di tutoring tecnico-gestionale nella fase di avvio (pianificazione finanziaria, marketing, organizzazione, ecc.).
Territorio: Basilicata, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia
Iniziative: in ambito industria culturale e creativa
Beneficiari:
Le Agevolazioni sono articolate in 3 titoli.
Titolo I – “Creazione di nuove imprese nell’industria culturale”
Iniziative: progetto imprenditoriale innovativo in una delle seguenti aree tematiche: • conoscenza – sviluppo o applicazione di tecnologie per creare, organizzare, archiviare e accedere a dati e informazioni legati all’industria culturale • conservazione – modalità e processi innovativi per le attività di restauro/manutenzione e recupero del patrimonio culturale • fruizione – produzione di innovazione per una gestione integrata dei beni culturali con il territorio • gestione – sviluppo di strumenti e soluzioni applicative in grado di innovare le attività di gestione di beni e attività culturali
Beneficiari:
Agevolazioni: Programmi d’investimento fino a 400.000 euro comprensivi di spese di investimento e spese di gestione. Finanziamento agevolato a tasso zero (senza garanzie): fino al 40% della spesa ammessa, con restituzione in 8 anni oltre ad un anno di preammortamento per il periodo di realizzazione dell’investimento elevabile al 45% in caso di impresa a maggioranza femminile o giovanile o in possesso del rating di legalità Contributo a fondo perduto: fino al 40% della spesa ammessa, elevabile al 45% in caso di impresa a maggioranza femminile o giovanile o in possesso del rating di legalità. Le imprese beneficiarie dovranno apportare risorse proprie pari alla parte della spesa ammissibile non coperta da agevolazioni.
Titolo II – Sviluppo delle imprese dell’industria culturale, turistica e manifatturiera
Iniziative: Rafforzare la micro, piccola o media impresa dell’industria culturale, turistica, creativa, dello spettacolo e del settore manifatturiero tipico locale. I progetti imprenditoriali devono riguardare: • servizi per la fruizione turistica e culturale • promozione e comunicazione finalizzate alla valorizzazione delle risorse culturali • recupero e valorizzazione di produzioni tipiche locali
Beneficiari: Imprese costituite in forma societaria da non meno di 36 mesi, comprese le cooperative
Agevolazioni: Programmi d’investimento fino a 500.000 euro comprensivi di spese di investimento e spese di gestione. Agevolazioni – Si può ottenere: • un finanziamento agevolato a tasso zero a copertura del 60% delle spese ammissibili. Per ottenere il finanziamento agevolato non sono necessarie garanzie • un contributo a fondo perduto a copertura del 20% delle spese ammissibili È prevista una premialità aggiuntiva in caso di progetti presentati da imprese femminili, giovanili o in possesso del rating di legalità
Titolo III – Sostegno al terzo settore che opera nell’industria culturale
Iniziative: Realizzare progetti imprenditoriali per la: • gestione e fruizione degli attrattori e delle risorse culturali del territorio • animazione e partecipazione culturale
Beneficiari
Imprese e soggetti del terzo settore: • Onlus di diritto • Onlus iscritte all’anagrafe dedicata • imprese sociali
Nei Comuni delle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia inseriti nell’elenco delle aree di attrazione culturale delle Regioni
Agevolazioni: Programmi di investimento fino a 400.000 euro
Si può ottenere un contributo a fondo perduto fino all’80% delle spese ammissibili È prevista una premialità aggiuntiva in caso di progetti presentati da imprese femminili, giovanili o in possesso del rating di legalità
Territorio: Italia
Beneficiari: MPI composte in prevalenza per almeno il 51% da giovani (18-35) o donne di tutte le età. La maggioranza si riferisce sia al numero di componenti donne e/giovani presenti nella compagine sociale sia alle quote di capitale detenute. Anche le persone fisiche possono presentare domanda di finanziamento, con l’impegno di costituire la società dopo l’eventuale ammissione alle agevolazioni.
In caso di partecipazioni societarie la singola società conta uno ai fini del requisito.
Iniziative:
imprese con progetti di investimento che puntano a realizzare nuove iniziative o ampliare, diversificare o trasformare attività esistenti nei settori manifatturiero, servizi, commercio e turismo. I piani di impresa devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda e devono essere conclusi entro 24 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.
Agevolazioni:
Prevedono regole e modalità diverse per:
L’iter di valutazione prevede due fasi:
La copertura delle spese ammissibili può arrivare al 90% da rimborsare in 10 anni.
Non sono richieste garanzie in caso di finanziamenti inferiori a 250 mila euro; è prevista invece la garanzia sotto forma di privilegio speciale per i finanziamenti superiori a 250 mila euro
È sempre richiesta l’ipoteca per i progetti di investimento che prevedono l’acquisto di un immobile.
I piani di impresa devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda e devono essere conclusi entro 24 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.
Per le imprese fino a 3 anni (progetti di investimento fino a 1,5 milioni di euro per realizzare nuove iniziative o sviluppare attività esistenti nei settori manifatturiero, servizi, commercio e turismo)
La copertura delle spese ammissibili può arrivare al 90% da rimborsare in 10 anni. Possono accedere ad un mix di finanziamento a tasso zero e contributo a fondo perduto che non può superare il limite del 20% della spesa ammissibile. Le imprese possono richiedere anche un contributo per la copertura delle esigenze di capitale circolante collegate alle spese per materie prime e servizi necessari allo svolgimento dell’attività d’impresa. Il contributo può arrivare fino al 20% delle spese di investimento.
Per le imprese tra i 3 e i 5 anni ( progetti che prevedono spese per investimento fino a 3 milioni di euro per realizzare nuove iniziative o ampliare, diversificare o trasformare attività esistenti, nei settori manifatturiero, servizi, commercio e turismo).
Le agevolazioni consistono nel mix di tasso zero e fondo perduto, che non può superare il limite del 15% della spesa ammissibile.
Alcuni limiti di spesa: Acquisto di immobili solo nel settore turistico (40% investimento ammissibile) – Opere murarie e assimilate (30% investimento ammissibile) – Consulenze specialistiche (5% investimento ammissibile)
Territorio: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria).
Beneficiari: persone tra i 18 e i 55 anni.
Iniziative: nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali,. Sono finanziabili:
Sono escluse le attività agricole e il commercio.
Agevolazioni:
Le agevolazioni coprono il 100% delle spese ammissibili e sono così composte:
Il finanziamento massimo è di 50.000 euro per ogni richiedente, che può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di società composte da quattro soci.
Per le sole imprese esercitate in forma individuale, con un solo soggetto proponente, il finanziamento massimo è pari a 60.000 euro.
A supporto del fabbisogno di circolante, è previsto un ulteriore contributo a fondo perduto:
Il contributo viene erogato al completamento del programma di spesa, contestualmente al saldo dei contributi concessi.
Spese ammissibili:
Non sono ammissibili le spese di progettazione e promozionali, le spese per le consulenze e per il personale dipendente.
Territori: Italia
Beneficiari:
Iniziative: progetti che puntano alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi attraverso:
– tecnologie abilitanti individuate dal Piano nazionale Impresa 4.0 (advanced manufacturing solutions, additive manufacturing, realtà aumentata, simulation, integrazione orizzontale e verticale, industrial internet, cloud, cybersecurity, big data e analytics)
e/o
tecnologie relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera, finalizzate:
1) all’ottimizzazione della gestione della catena di distribuzione e della gestione delle relazioni con i diversi attori
2) al software
3) alle piattaforme e applicazioni digitali per la gestione e il coordinamento della logistica con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio
4) ad altre tecnologie, quali sistemi di e-commerce, sistemi di pagamento mobile e via internet, fintech, sistemi elettronici per lo scambio di dati (Electronic data interchange – EDI), geolocalizzazione, tecnologie per l’in-store customer experience, system integration applicata all’automazione dei processi, blockchain, intelligenza artificiale, internet of things.
A tale scopo, i progetti devono prevedere la realizzazione di:
oppure
Agevolazioni
Per entrambe le tipologie di progetto finanziabili le agevolazioni sono concesse sulla base di una percentuale nominale dei costi e delle spese ammissibili pari al 50%, articolata come segue:
Le agevolazioni per i progetti di innovazione di processo o dell’organizzazione sono concesse alle condizioni ed entro le intensità massime di aiuto previste dall’articolo 29 del regolamento UE 651/2014, mentre le agevolazioni per i progetti di investimento vengono concesse nei limiti e secondo i massimali stabiliti dal Regolamento UE 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 “de minimis”.
Il finanziamento agevolato deve essere restituito senza interessi entro massimo 7 anni a decorrere dalla data di erogazione dell’ultima quota a saldo delle agevolazioni, secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate, che scadono il 31 maggio e il 30 novembre di ogni anno.
Le riserve previste
Per quanto riguarda le risorse disponibili sono previste due riserve:
I progetti devono, inoltre:
I progetti agevolabili nell’ambito dell’intervento Digital Transformation possono essere cofinanziati nell’ambito del PON Imprese e Competitività 2014-2020.
Territori: Italia con dotazioni differenti
Iniziative:
L’incentivo sostiene attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, strettamente connesse tra loro in relazione all’obiettivo previsto dal progetto e finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti.
L’obiettivo dei progetti deve essere la riconversione produttiva delle attività economiche nell’ambito dell’economia circolare, in una o più delle seguenti linee di intervento:
Sono ammissibili progetti con elevato contenuto di innovazione tecnologica e sostenibilità, realizzati nell’ambito del ciclo produttivo e rilevanti per l’economia circolare (individuati dall’allegato n. 2 al decreto 11 giugno 2020).
La dotazione finanziaria è di 219,8 milioni di euro, così suddivisi:
– 157 milioni di euro per la concessione dei finanziamenti agevolati, a valere sul Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI), di cui:
– 150 milioni destinati ai progetti realizzati sull’intero territorio nazionale
– 5 milioni destinati ai progetti realizzati nel territorio della Regione Basilicata e 2 milioni destinati ai progetti realizzati nel territorio della Regione Piemonte
– 62,8 milioni di euro per la concessione dei contributi alla spesa, di cui:
– 40 milioni a valere sul Fondo sviluppo e coesione, destinati per l’80% ai progetti realizzati nelle regioni del Mezzogiorno e per il 20% a quelli realizzati nelle regioni del Centro-nord
– 20 milioni a valere sul Fondo per la crescita sostenibile, destinati ai progetti realizzati sull’intero territorio nazionale
– 2 milioni a valere sulle risorse della Regione Basilicata e 800 mila euro a valere sulle risorse della Regione Piemonte, rese disponibili per l’agevolazione di progetti realizzati nel territorio di ciascuna Regione
I progetti ammissibili inoltre devono:
Beneficiari:
Imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca, che presentano progetti singolarmente o in forma congiunta.
Le imprese devono trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno due bilanci approvati e depositati oppure, per le imprese individuali e le società di persone, disporre di almeno due dichiarazioni dei redditi presentate.
Per i soli progetti congiunti sono ammessi anche gli organismi di ricerca, pubblici e privati, in qualità di co-proponenti
Agevolazioni
Le agevolazioni nella forma del finanziamento agevolato e del contributo alla spesa possono essere concesse alle imprese unicamente in concorso tra loro, seguendo i vincoli di destinazione territoriale previsti per i contributi.
SPESE AMMISSIBILI
Spese del personale: Sono ammissibili i costi del personale dipendente del soggetto proponente o in rapporto di collaborazione o di somministrazione lavoro, oppure titolare di specifico assegno di ricerca, limitatamente a tecnici, ricercatori e altro personale ausiliario, nella misura in cui sono impiegati nelle attività di ricerca e di sviluppo previste dal progetto
Strumenti e attrezzature: Devono essere di nuova fabbricazione e risultano ammissibili nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo. Nel caso in cui il periodo di utilizzo per il progetto degli strumenti e delle attrezzature sia inferiore all’intera vita utile del bene sono ammissibili solo le quote di ammortamento fiscale ordinarie relative al periodo di svolgimento del progetto di ricerca e sviluppo
Servizi di consulenza: Servizi di consulenza e altri servizi utilizzati per l’attività del progetto di ricerca e sviluppo, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how; sono inoltre ammissibili in questa categoria i costi del lavoro del personale non dipendente attinente le attività progettuali, svolto presso sedi esterne.
Spese generali: Calcolate su base forfettaria al 25% dei costi diretti ammissibili del progetto.
Materiali: Costi relativi ai materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto, di nuova fabbricazione. Nel caso di utilizzo di materiali esistenti in magazzino, il costo ammissibile è quello d’inventario di magazzino.
Spese non ammissibili: Non sono ammessi i titoli di spesa il cui importo sia inferiore a 500 euro. Inoltre, non sono ammessi titoli di spesa – o documenti contabili aventi valore probatorio equivalente – la cui data non risulti compresa nel periodo di svolgimento del progetto o per i quali, in sede di verifiche di monitoraggio della spesa presentata, non risulti essere stato effettuato il pagamento.
Territori: Italia
Iniziative: incentivo per la valorizzazione economica dei brevetti. finalizzato all’acquisto di servizi specialistici per la valorizzazione economica di un brevetto in termini di redditività, produttività e sviluppo di mercato.
L’incentivo può finanziare l’acquisto di servizi specialistici relativi a:
Beneficiari: micro, piccole e medie imprese, anche appena costituite, con sede legale e operativa in Italia, che possiedono almeno uno dei seguenti requisiti:
L’apertura dello sportello è fissata il 28 settembre 2021 alle ore 12:00
Agevolazioni
Contributo a fondo perduto fino a un massimo di 140.000 euro che non può superare l’80% dei costi ammissibili. Gli incentivi sono concessi nel regime de minimis.
Territorio: Puglia
Iniziative: Piani di investimenti finalizzati a introdurre nuove soluzioni produttive/ di servizi per la valorizzazione economica di risultati di conoscenze acquisite e delle attività del sistema della ricerca pubblica e privata) nelle aree di innovazione di seguito riportate: Area di innovazione prioritaria Filiera di Innovazione Manifattura sostenibile ▪ Aerospazio ▪ Beni strumentali ▪ Trasporti ▪ Altro manifatturiero (Tessile e abbigliamento, Mobili, Chimica, ecc.) Salute dell’uomo e dell’ambiente ▪ Agroalimentare ▪ Ambiente ▪ Energia sostenibile ▪ Farmaceutico ▪ Medicale e salute Comunità digitali, creative e inclusive ▪ Industria culturale ▪ Innovazione sociale
Beneficiari: Le imprese di piccola dimensione riconducibili ad una delle seguenti tipologie:
Agevolazioni:
L’importo complessivo del progetto imprenditoriale dovrà essere compreso tra 25.000 € e 350.000 € (di cui massimo 250.000 € destinati ai costi di investimento e massimo 100.000 € destinati ai costi di funzionamento).
Il valore minimo delle spese destinate all’acquisizione di attivi materiali ed immateriali è pari ad € 25.000.
La misura prevede, la concessione delle seguenti agevolazioni:
Spese ammissibili:
Tranche di finanziamento:
Le agevolazioni in conto impianti (riferite agli investimenti) saranno erogate come di seguito descritto:
Le agevolazioni in conto esercizio (riferite ai costi di funzionamento), saranno erogate mediante:
Territorio: Italia
Iniziative: La misura, prevista dall’articolo 38-bis del “Decreto Rilancio” è finalizzata a “sostenere l’industria del tessile, della moda e degli accessori, con particolare riguardo alle start-up che investono nel design e nella creazione, nonché allo scopo di promuovere i giovani talenti del settore del tessile, della moda e degli accessori che valorizzano prodotti made in Italy di alto contenuto artistico e creativo” mediante l’erogazione di contributi a fondo perduto.
Beneficiari: le imprese di piccola dimensione ai sensi di quanto previsto nell’allegato I al regolamento (UE) n. 651/2014, di nuova o recente costituzione operanti nell’industria del tessile, della moda e degli accessori, non quotate e che non abbiano rilevato l’attività di un’altra impresa e che non siano state costituite a seguito di fusione. Le imprese devono svolgere almeno una delle attività riportate nell’elenco dei codici ATECO ammessi, integrato con decreto 18 maggio 2021, come risultante dal codice “prevalente” di attività comunicato al Registro delle imprese.
Alla data di presentazione della domanda le già menzionate piccole imprese devono inoltre:
Agevolazioni: Le risorse disponibili sono pari a euro 5.000.000,00.
Sono ammissibili alle agevolazioni le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei progetti di investimento, relative a:
Il contributo è concesso nella misura del 50% delle spese sostenute e ammissibili.
Termini e modalità di presentazione delle istanze: Lo sportello sarà aperto il 22 settembre 2021 dalle ore 12,00 fino alle ore 18,00 e nei successivi giorni, previa verifica della disponibilità dei fondi, dalle ore 9,00 alle ore 18,00. Le domande di agevolazione, redatte in lingua italiana, devono essere compilate esclusivamente attraverso la piattaforma informatica, secondo le modalità e gli schemi resi disponibili dall’Agenzia prima dell’apertura dello sportello.
Professione Impresa è a disposizione per affiancarti nella presentazione della domanda.
Contattaci!
Tel.: 3462607767
E-mail: info@professioneimpresa.eu