SPESE FINANZIATE | Impianti, macchinari, attrezzature, immobilizzazioni immateriali, servizi cloud, personale dipendente | |
BENEFICIARI | Cooperative e società di persone con almeno il 60% di donne socie; società di capitali con quote e componenti di CdA per almeno due terzi di donne; imprese individuale la cui titolare è donna; lavoratrici autonome | |
TIPO DI AGEVOLAZIONE | Contributo a fondo perduto + Finanziamento agevolato | |
SCADENZA |
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Il Fondo Impresa Donna, istituito dall’articolo 1, comma 97, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, con 40 milioni di euro, successivamente incrementato a 200 milioni di euro grazie alle risorse del PNRR, mira a sostenere imprese femminili (prevalente partecipazione femminile e lavoratrici autonome) di qualsiasi dimensione, già costituite o di nuova costituzione, attraverso:
Possono beneficiare degli “incentivi per la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili” le imprese e le lavoratrice autonome registrate da meno di dodici mesi e le persone fisiche che intendono costituire una nuova impresa femminile.
Possono beneficiare degli “incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili” le imprese e le lavoratrice autonome registrate da almeno dodici mesi.
I beneficiari sono i soggetti a prevalente partecipazione femminile quali:
In particolare:
Le imprese femminili devono rispettare i seguenti requisiti:
Le lavoratrici autonome devono essere in possesso unicamente della partita I.V.A., aperta da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, fatti salvi l’avvenuta iscrizione all’ordine professionale di riferimento, ove necessaria per l’esercizio dell’attività professionale interessata, nonché il possesso degli ulteriori requisiti.
Anche per le persone fisiche c’è la possibilità di beneficiare delle agevolazioni, a patto che sia possibile documentare l’avvio dell’attività.
Per la costituzione e l’avvio di una nuova impresa femminile nell’ambito della produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli, della fornitura di servizi, del commercio e del turismo è possibile accedere a contributi a fondo perduto a copertura di una parte delle spese ammissibili.
Possono rientrare nel programma di investimento le seguenti voci di spesa, sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione ed entro 24 mesi dalla concessione dell’agevolazione:
Per realizzare le iniziative si hanno a disposizione 24 mesi di tempo dalla data di concessione delle agevolazioni.
Alle beneficiarie spettano anche servizi di assistenza tecnico-gestionale per un valore massimo di 5.000 euro.
Le imprese costituite da più di 12 mesi e le lavoratrici autonome con una partita IVA aperta da più di 12 mesi possono presentare progetti per lo sviluppo o il consolidamento della propria attività.
In questo caso le spese ammissibili possono arrivare fino a 400.000 euro e riguardare le seguenti tipologie di spesa sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione ed entro 24 mesi dalla concessione delle agevolazioni:
Anche in questo caso accanto tra i benefici ci sono anche a disposizione servizi di assistenza tecnico-gestionale per un valore massimo di 5.000 euro.
Il Fondo Impresa Donna mette a disposizione 200 milioni di euro, di cui 160 milioni da risorse PNRR, che saranno così distribuiti:
Il 25% dell’intera dotazione è riservata alle micro e piccole imprese.
Le agevolazioni assumono la forma del contributo a fondo perduto e del finanziamento agevolato, anche in combinazione tra loro.
Il finanziamento, della durata massima di 8 anni, è a tasso zero e non è assistito da forme di garanzia.
La forma e la misura delle agevolazioni sono articolate in funzione delle linee di azione e dell’ammontare delle spese ammissibili previste nei programmi di investimento. In particolare:
1) per gli incentivi per la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili, le agevolazioni assumono la sola forma del contributo a fondo perduto per un importo massimo pari a:
– 80% delle spese ammissibili e comunque fino a euro 50.000,00, per i programmi di investimento che prevedono spese ammissibili non superiori a euro 100.000,00;
– 50% delle spese ammissibili, per i programmi di investimento che prevedono spese ammissibili superiori a euro 100.000,00 e fino a euro 250.000,00;
2) per gli incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili, le agevolazioni assumono la forma sia del contributo a fondo perduto sia del finanziamento agevolato e sono articolate come di seguito indicato:
– per le imprese femminili costituite da non più di 36 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, le agevolazioni sono concesse fino a copertura dell’80% delle spese ammissibili, in egual misura in forma di contributo a fondo perduto e in forma di finanziamento agevolato;
– per le imprese femminili costituite da oltre 36 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, le agevolazioni sono concesse come al punto precedente in relazione alle spese di investimento, mentre le esigenze di capitale circolante costituenti spese ammissibili sono agevolate nella forma del contributo a fondo perduto.
Le domande di agevolazione devono essere compilate esclusivamente per via elettronica, utilizzando la procedura informatica che sarà messa a disposizione dal soggetto gestore Invitalia e dovranno essere accompagnate da un progetto imprenditoriale, contenente:
a) dati e profilo dell’impresa femminile richiedente;
b) descrizione dell’attività;
c) analisi del mercato e relative strategie;
d) aspetti tecnico–produttivi ed organizzativi;
e) aspetti economico–finanziari.
Sarà possibile compilare la domanda:
Sarà possibile presentare la domanda di agevolazione:
Le domande andranno presentate online attraverso la piattaforma di Invitalia e saranno poi valutate secondo l’ordine cronologico di presentazione, tenendo conto dei seguenti criteri di valutazione:
a) adeguatezza e coerenza delle competenze possedute;
b) capacità dell’iniziativa di presidiare gli aspetti del processo tecnico– produttivo e organizzativo;
c) potenzialità del mercato di riferimento, vantaggio competitivo e relative strategie di marketing;
d) sostenibilità tecnico–economica del progetto imprenditoriale;
e) impatto sociale, occupazionale, ambientale, presidio di antichi mestieri, promozione del made in Italy.
Ai progetti ad alta tecnologia è assegnata una premialità in termini di punteggio aggiuntivo.
Esaurite le risorse, le agevolazioni saranno concesse in misura parziale rispetto all’importo ammissibile.
L’erogazione delle agevolazioni può avvenire in non più di due stati di avanzamento lavori (SAL). Il primo SAL, di importo non inferiore al 40% e non superiore all’80% delle spese ammesse, può essere presentato anche a fronte di titoli di spesa non quietanzati. L’impresa può richiedere l’erogazione di una prima quota di agevolazione a titolo di anticipazione di importo non superiore al 20% dell’importo complessivo delle agevolazioni concesse, previa presentazione di fideiussione.
La presente scheda ha solo scopo informativo. Professione Impresa declina ogni responsabilità in caso di errori o lacune. I contenuti della scheda potranno essere oggetto di aggiornamento e approfondimento senza periodicità prestabilita. Per qualsiasi chiarimento e approfondimento potete contattarci all’indirizzo email info@professioneimpresa.eu.