BANDO INNOVAZIONE REGIONE VENETO PER I LIBERI PROFESSIONISTI

BANDO INNOVAZIONE REGIONE VENETO PER I LIBERI PROFESSIONISTI

Bando di concessione di agevolazioni regionali a favore di imprese e liberi professionisti a sostegno di progetti di innovazione.

Il bando mette a disposizione 2,4 milioni di euro per erogare agevolazioni a favore di liberi professionisti a sostegno di progetti di trasformazione digitale. 

  

Soggetti beneficiari 

Possono beneficiare della concessione delle agevolazioni i seguenti soggetti: 

  • i liberi professionisti;
  • le associazioni professionali(compresi gli “studi associati”); 
  • le società tra professionisti

I beneficiari devono disporre di almeno un bilancio approvato o di una dichiarazione dei redditi depositata. 

  

Interventi e spese ammissibili 

Per i liberi professionisti, le associazioni professionali, gli studi associati e le società tra professionisti sono agevolabili gli interventi di innovazione o trasformazione digitale dell’attività professionale. Gli interventi devono obbligatoriamente prevedere la realizzazione di investimenti innovativi, diretti ad aumentare il livello di efficienza e/o di flessibilità nello svolgimento dell’attività professionale. I progetti devono pertanto riguardare il seguente ambito: 

– “innovazione o trasformazione digitale”: l’introduzione di tecnologie digitali innovative e/o soluzioni per migliorare e/o aggiornare processi, prodotti o funzionalità dei servizi. 

Tutti gli interventi ammessi alle agevolazioni dovranno concludersi entro 18 mesi decorrenti dalla data di ricezione della notifica della concessione delle agevolazioni inviata dal Gestore all’indirizzo di posta elettronica certificata del Beneficiario. 

Sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa: 

– Progettazione, sviluppo e produzione di una nuova architettura telematica (esclusi i costi di successiva manutenzione) funzionale all’innovazione o trasformazione digitale dell’attività professionale; 

– Investimenti in beni strumentali materiali: acquisto di strumenti e attrezzature nuovi e professionali, per l’innovazione o trasformazione digitale dell’attività professionale. Tali beni devono essere installati nella sede di svolgimento del progetto, ovvero posti a servizio esclusivo dell’attività professionale svolta nella sede. Sono sempre esclusi i beni non capitalizzati (ossia i beni consumabili o di vita utile inferiore a un anno), gli arredi e mobili per l’ufficio, i leasing o le locazioni finanziarie; 

– Investimenti in beni strumentali immateriali: brevetti, software, conoscenze e know how tecnico, funzionali all’innovazione o trasformazione digitale dell’attività professionale; 

– Costi di esercizio, relativi ai costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili all’intervento di innovazione o trasformazione digitale e i costi accessori relativi all’ottenimento del finanziamento agevolato (quota massima pari al 5% delle spese ammissibili); 

Le spese per investimenti materiali e immateriali devono costituire almeno il 70% delle spese complessivamente ammissibili. 

Sono inoltre stabiliti i seguenti limiti minimi e massimi di spesa ammissibile alle agevolazioni: 

o Spesa minima: euro 30.000,00 

o Spesa massima: euro 70.000,00 

Le spese sostenute devono essere relative esclusivamente a sedi o unità locali situate in Veneto e destinatarie dell’intervento, come verificabile dalle informazioni contenute sui singoli giustificativi di spesa e dalla eventuale ulteriore documentazione contenuta nella rendicontazione finale di spesa. 

  

Agevolazione concessa 

Le spese di investimento in beni strumentali materiali e immateriali, relativi a “Industria 4.0”, sono sempre sostenute in forma mista, ossia con un contributo a fondo perduto e con un finanziamento agevolato. Le altre spese sopra indicate sono sostenute solo con un contributo a fondo perduto. 

Sono previste le seguenti agevolazioni: 

– Contributo a fondo perduto pari al 50% del totale delle spese ammissibili; 

– Finanziamento agevolato: +50% per le spese d’investimento in beni strumentali “Industria 4.0” 

Il finanziamento agevolato è composto da due quote paritarie, così composte: 

– una quota di provvista pubblica, a tasso zero, agevolata (“Quota Fondo”), con assunzione del rischio di mancato rimborso da parte del Beneficiario e a carico del Fondo per la parte di competenza; 

– una quota di provvista privata, messa a disposizione dal Finanziatore (“Quota Finanziatore”) ad un tasso non superiore al “Tasso Convenzionato”. 

Saranno applicate le seguenti condizioni: 

– durata massima di rimborso 7 anni comprensivi di eventuale preammortamento (escluso quello tecnico per allineamento scadenze); 

– rimborso a rate semestrali posticipate scadenti a fine trimestre solare. 

Qualora il Finanziatore intenda concedere uno specifico prefinanziamento, questo dovrà essere regolato, secondo quanto previsto dalla convenzione stipulata con il Gestore, ad un tasso non superiore al “Tasso Convenzionato”. 

Il soggetto richiedente l’agevolazione potrà individuare il Finanziatore nell’ambito delle banche e degli intermediari finanziari convenzionati con Veneto Sviluppo. L’elenco delle banche e degli intermediari finanziari convenzionati è disponibile sul sito Internet di Veneto Sviluppo www.venetosviluppo.it 

 

Tempistiche e modalità di presentazione della domanda di contributo 

La scadenza per presentare la domanda, tramite il portale “Finanza 3000” di Veneto Sviluppo è la seguente: 

– Apertura dei termini: 5 luglio 2021 ore 10.00 

– Chiusura dei termini: 12 luglio 2021 ore 17.00 

Alla domanda deve essere allegata la seguente documentazione: 

– Lettera del Finanziatore iscritto all’Albo degli intermediari finanziari di cui all’art. 106 del TUB e convenzionato con il Gestore (Veneto Sviluppo), di disponibilità alla concessione del finanziamento agevolato sulla base degli investimenti previsti nel “Piano degli interventi” oppure delibera del Finanziatore (banca o intermediario finanziario) con la quale viene concesso l’ammontare di finanziamento agevolato previsto. Qualora non sia stata allegata alla domanda di agevolazione la lettera del Finanziatore, tale documento potrà essere trasmesso, a pena di definitiva inammissibilità della domanda, entro il termine perentorio di giorni 30 di calendario decorrenti dalla data di chiusura dei termini di presentazione della domanda. 

– Eventuali preventivi di spesa dettagliati che identifichino puntualmente i singoli beni o servizi oggetto di agevolazione e le relative caratteristiche tecniche, a supporto dell’ammontare delle singole spese esposte nel “Piano degli interventi”. 

A tal fine i preventivi, redatti su carta intestata identificante chiaramente il fornitore, debbono riportare, oltre alla data del rilascio, comunque non antecedente alla data di approvazione del presente bando, anche la descrizione e il costo del bene o servizio e il regime IVA applicato. 

– Eventuale documentazione attestante la partecipazione all’intervento di Università o altri Organismi di ricerca (quali lettere d’intenti o accordi preliminari), con decorrenza delle prestazioni successiva alla presentazione della domanda di agevolazione; 

– Eventuale documentazione attestante il possesso della certificazioni ISO 9001:2015. 

Ogni soggetto può presentare una sola domanda di agevolazione a valere sul presente bando. Ulteriori domande presentate successivamente dallo stesso soggetto saranno dichiarate non ricevibili. I liberi professionisti associati a un’associazione professionale o soci di una società tra professionisti non possono essere ammessi alle agevolazioni se predetta associazione o società ha presentato domanda di agevolazione. 

Le domande di agevolazione sono preliminarmente soggette a verifica di sostenibilità economica, svolta anche sulla base della media dei dati relativi agli ultimi due bilanci disponibili prima della presentazione della domanda di agevolazione. Nel caso di soggetti esonerati dall’approvazione del bilancio, la stessa verifica viene condotta sulla base della media dei dati relativi alle ultime due dichiarazioni dei redditi disponibili prima della presentazione della domanda di agevolazione. 

Viene quindi verificato il soddisfacimento del seguente algoritmo: 

Cflow ≥ Cfa/n 

dove: 

– “Cflow”: indica la somma algebrica delle voci “Ammortamenti e svalutazioni” e “Utile/perdita dell’esercizio”, di cui, rispettivamente, alle voci 10 e 21 del Conto economico di cui all’articolo 2425 del codice civile, come modificato dall’articolo 6, comma 6, del decreto legislativo 18 agosto 2015, n. 139; 

– “CFa”: indica l’importo del finanziamento agevolato, determinato sulla base delle spese preventivate dal soggetto richiedente nell’ambito della domanda di agevolazione; 

– “N”: indica il numero degli anni di ammortamento del finanziamento agevolato, secondo quanto indicato dal soggetto richiedente in sede di domanda di agevolazione. Il finanziamento agevolato deve essere restituito dal soggetto richiedente, in un periodo della durata massima di 7 anni. 

In caso di superamento della verifica di sostenibilità economica, le domande di contributo sono valutate 

sulla base di una procedura valutativa a graduatoria che tiene conto dei criteri e delle premialità di seguito esplicitati. 

Innanzitutto, viene eseguita la “valutazione automatica” con la quale è assegnato un punteggio secondo i seguenti parametri: 

– Possesso della certificazione ISO 9001 (UNI EN ISO 9001:2015): 5 punti 

– Rapporto tra la spesa preventivata supportata da preventivi resi dai fornitori individuati e spesa totale ammissibile: da 0 a 5 punti 

– Delibera (no lettera di disponibilità) di concessione del finanziamento agevolato da parte di una Banca o di un Confidi: 5 punti 

– Soggetto proponente con almeno 2 bilanci depositati o almeno due dichiarazioni dei redditi presentate: 3 punti 

– Investimenti 4.0: presenza tra le spese d’investimento di beni materiali e immateriali 4.0: 3 punti 

– Intervento nel progetto di un’Università o di un Organismo di ricerca: 3 punti 

 

A questa valutazione si aggiunge la valutazione tecnica determinata sulla base dei seguenti parametri: 

– Validità tecnica: livello di chiarezza espositiva e di appropriatezza dell’intervento rispetto agli obiettivi, alle attività previste, al crono-programma ed agli impatti previsti sulla digitalizzazione dei processi: da 0 a 5 punti; 

– Grado di innovazione: capacità dell’intervento di introdurre cambiamenti tecnologici radicali nei processi attraverso la digitalizzazione in rete e on-line dell’attività professionale, l’utilizzo di un’architettura telematica avanzata, la dematerializzazione dei processi: da 0 a 3 punti 

– Utilizzo delle tecnologie abilitanti: quantificazione delle tecnologie abilitanti, afferenti il piano Impresa 4.0, utilizzate nell’intervento: da 0 a 5 punti 

– Sostenibilità: contributo all’attuazione della Strategia regionale per lo Sviluppo Sostenibile: da 0 a 4 punti. 

 

Professione Impresa è a disposizione per affiancarti nella presentazione della domanda.

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